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Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 21 maggio in un click

Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 21 maggio in un click. Il caso Alessia Pifferi e la morte di Raisi

Oggi si svolgerà la prima commemorazione funebre del presidente iraniano Raisi, deceduto in un incidente aereo. Al centro della cronaca poi c’è il caso Alessia Pifferi e un efferato omicidio in Brasile di un 16enne ai danni della famiglia.

Iran, oggi i funerali di Raisi

Sono stati decretati cinque giorni di lutto nazionale per la morte del presidente iraniano Raisi, deceduto in un incidente aereo avvenuto per un guasto tecnico”. Oltre al Presidente 63enne, c’erano il ministro degli Esteri Hossein Amir Abdollahian, il governatore della provincia dell’Azerbaigian orientale Malek Rahmati e l’imam della città di Tabriz Mohammad Ali Ale Hashem. I loro corpi carbonizzati sono stati recuperati e identificati. Tra le vittime ci sono anche le guardie del corpo del Presidente, il generale Mehdi Mousavi, un membro delle guardie rivoluzionarie Ansar al-Mahdi, il pilota, il copilota e il tecnico di volo. Oggi si svolgeranno i funerali. Nessun vuoto di potere si è creato. Attualmente, alla guida del paese, c’è Mohammad Mokhber, primo vive presidente che resta in carica fino alle elezioni presidenziali iraniane, le quali si terranno l’8 luglio.

Alessia Pifferi in sciopero della fame

Alessia Pifferi è in sciopero della fame. Dalla sua cella, dopo la condanna all’ergastolo, fa sapere di non aver più voglia di vivere. L’avvocato difensore della Pifferi, Alessia Pontenani ha dichiarato: “Tutta la gente che la odia sarà contenta adesso, no? Senza contare gli insulti e le minacce di morte che ricevo anche io”. Nel corso dell’ultima udienza del processo di Primo grado, Pifferi aveva reso delle dichiarazioni spontanee: “In carcere mi trovo sempre chiusa in una cella, dove non posso fare niente. Più che letto e televisione…perché non mi fanno fare dei corsi, non mi fanno fare niente. Mi stava facendo uscire di testa questa cosa, mi sta mandando in depressione totale”.

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Brasile, stermina la famiglia per essere stato punito

Un tragico episodio di violenza domestica si è verificato a San Paolo, in Brasile, dove un ragazzo di 16 anni ha ucciso a colpi di arma da fuoco i suoi genitori e la sorella. Secondo le prime ricostruzioni, il movente dell’omicidio sarebbe da ricondurre alla rabbia del ragazzo per essere stato punito con la confisca del cellulare e del computer. Il fatto è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì in una villetta residenziale. Il 16enne, incitato dalla frustrazione per la punizione, ha impugnato un’arma da fuoco e ha sparato contro i suoi familiari adottivi mentre dormivano. Le vittime sono il padre, 42 anni, la madre, 41 anni, e la sorella di 12 anni. Dopo aver commesso il delitto, il 16enne è entrato in cucina, ha pranzato ed è andato in palestra come se nulla fosse successo. I tre corpi sono stati trovati già in stato di decomposizione nell’abitazione della famiglia.

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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