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Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 12 aprile in un click

Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 12 aprile in un click. La tragedia di Suviana e le le altre notizie del giorno

Oggi, venerdì 12 aprile, si sono concluse le operazioni di recupero degli ultimi dispersi nell’esplosione di Suviana. Imminente secondo gli Usa sarebbe l’attacco dell’Iran a Israele. A Milano è stato arrestato un italiano che picchiò brutalmente un uomo al semaforo.

Usa: “imminente l’attacco dell’Iran a Israele”

«La minaccia dall’Iran contro Israele è ancora presente, reale e credibile. Gli Stati Uniti faranno di tutto per aiutare gli israeliani a difendersi». Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti. L’attacco potrebbe includere più di 100 droni e decine di missili indirizzati a obiettivi militari all’interno del territorio dello stato ebraico. Lo hanno rivelato due fonti Usa alla Cbs, notizie riprese anche dai media israeliani. Al tempo stesso, le fonti non hanno escluso che Teheran possa scegliere un’operazione su scala ridotta in modo da evitare una escalation pericolosa. Intanto, l’allerta in Israele è massima. il generale americano responsabile del Medio Oriente, Michael Erik Kurilla, è in Israele per discutere con i vertici militari del Paese delle “minacce alla sicurezza nella regione”. La compagnia aerea tedesca Lufthansa ha sospeso i suoi voli da e per Teheran, “probabilmente fino a sabato”, proprio in seguito all’aumento delle tensioni fra i due Paesi mediorientali.

Tragedia di Suviana, recuperati tutti i dispersi

Il bilancio dei morti dell’esplosione alla centrale idroelettrica di Suviana è di sette operai. Oggi si sono concluse le operazioni per il recupero dell’ultima vittima. Si tratta del 68enne napoletano Vincenzo Garzillo. Tre sono i feriti dell’esplosione, ancora ricoverati in gravi condizioni: in prognosi riservata, all’ospedale Maggiore di Parma Stefano Bellabona, 54 anni, tecnico di Noventa Padovana, con ustioni su quasi la metà del corpo. Stazionarie le condizioni del secondo paziente di 42 anni al Centro grandi ustionati dell’ospedale Bufalini di Cesena a seguito delle ferite riportate nella tragica esplosione. Il paziente rimane in prognosi riservata e continua a essere sedato e intubato. Ha gravi ustioni su circa il 20% del suo corpo, in modo particolare sulle mani. Il veneziano Sandro Busetto, 59 anni, ricoverato a Pisa al reparto Grandi ustioni. Dichiarato fuori pericolo di vita il 35enne Jonathan Andrisano che è stato ricoverato al Sant’Orsola di Bologna. In corso le indagini per capire cosa abbia potuto innescare l’esplosione.

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Chiesto l’ergastolo per Alessia Pifferi

Il pm, Francesco De Tommasi, ha chiesto l’ergastolo per Alessia Pifferi. Ha detto in aula: «Pifferi avrebbe potuto contattare le forze dell’ordine, avrebbe potuto fare qualsiasi cosa per salvarla, ma ci viene a dire che non è tornata a casa per timore che il compagno troncasse la relazione. Invece era perché gli aveva detto che la bambina fosse con sua sorella al mare. Pifferi oggi ci è venuta a dire che non è un’assassina: ma allora perché ha voluto sempre giustificare con tutti che Diana a 18 mesi non fosse sola in casa? Perché sapeva benissimo che era una cosa che non si fa, lo sa anche un bambino che è un comportamento gravissimo». Secondo il pm, «durante questo processo Pifferi ha studiato, si è ingegnata, ha capito come si formano le valutazioni in un giudizio penale: e ora vi dice cose solo con lo scopo di evitare la sanzione più grave e ottenere qualche vantaggio processuale». «A nemmeno 18 mesi è morta di fame e sete dopo sofferenze atroci e terribili con un processo di progressivo indebolimento delle funzioni vitali: era supina nella culla, gli occhi infossati, la bocca scura, segni già di decomposizione alle mani e piedi, sono i dettagli della mortificazione di una bambina. Ci vuole stomaco, ma dobbiamo avere il coraggio di farlo». Infine, aggiunge: «l’imputata vi chiederà legittimamente di essere più clementi, più miti nei suoi confronti». Invece «utilizza le bugie per eludere gli ostacoli che la vita le pone di fronte ogni giorno, e per soddisfare i tanti desideri che ha e per i quali cerca di apparire diversa».

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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