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Dossieraggio, le razione della politica da Meloni a Schlein

Dossieraggio, le razione della politica da Meloni a Schlein da quanto sta emergendo dall’inchiesta di Perugia

La vicenda sulle intercettazioni a esponenti del mondo della politica e non solo sta scatenando le reazioni indignate dei politici: “Ritengo gravissimo che in Italia ci siano dei funzionari dello Stato che hanno passato il loro tempo a violare la legge facendo verifiche su cittadini, comuni e non, a loro piacimento  per poi passare queste informazioni alla stampa, ed in particolare ad alcuni esponenti della stampa. Utilizzare così le banche dati pubbliche non c’entra niente con la libertà di stampa”, ha affermato Giorgia Meloni parlando con le tv appena giunta a Teramo. Poi, da Pescara: “Credo serva fare molta chiarezza su quello che scopriamo in queste ore dai giornali, da un’inchiesta a Perugia secondo la quale ci sono funzionari dello Stato italiano che fanno dossieraggi ad personam per passare le notizie ad alcuni giornali, segnatamente al giornale di De Benedetti. Vogliamo sapere chi sono i mandanti, perché questi sono metodi da regime“.

La segretaria del Pd, Elly Schlein ha dichiarato da Bruno Vespa a Cinque Minuti: “Uno scandalo” la “schedatura illegittima di centinaia di persone” è “di una “gravità inaudita”. “Noi abbiamo chiesto di audire sia Melillo sia Cantone“. Bisogna “evitare che possano ancora accadere fatti di questo tipo“.

“È un fatto estremamente grave, che si innesta in una situazione ormai sedimentata da anni: il diritto alla privacy, garantito dall’articolo 15 della nostra Costituzione, è diventato ormai una sorta di aspirazione metafisica”, ha commentato Carlo Nordio, ministro della Giustizia.

Crosetto, da cui è partita la denuncia, ha dichiarato su X: “Sono l’unico che non parla sul tema ‘Dossier’. Nonostante sia la persona che ostinatamente, in solitudine, senza solidarietà, ha cercato la verità. Contro nessuno. Solo per giustizia. Non parlo per rispetto dell’inchiesta. Non parla la parte lesa ma (stra)parlano gli indagati”.

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Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia e vicepresidente del Copasir, a detto a Radio24: “Sento dire che sono stati spiati esponenti della maggioranza ma anche dell’opposizione, ma del Pd non c’è nessuno, a malapena mezzo consigliere regionale. Quindi un disegno politico mi sembra abbastanza evidente che ci sia anche perché le informazioni di quelli di destra poi sono finite sui giornali, ci sono state le campagne di fango indecenti nei confronti di esponenti di centro-destra basate su informazioni riservate che non devono uscire utilizzate in modo scorretto tramite l’Antimafia e la Guardia di Finanza e quindi c’è un tema molto serio di tenuta delle istituzioni che deve essere approfondito fino a scoprire chi voleva questa cosa, e non solo sul lato politico ma anche sul lato economico, dato che mi pare siano molti anche gli accessi economici a questa vicenda. È una cosa gravissima e dovrebbero indignarsi tutte le forze politiche e nessuno dovrebbe cercare di sminuire. Le regole comuni del gioco devono esistere, se qualcuno pensa di sabotare queste regole utilizzando dei metodi scorretti è fuori dal gioco”.

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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