Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 16 febbraio in un click. La morte di Navalny e la cronaca italiana
Il primo oppositore di Putin, Navalny, è morto in circostanze ancora da chiarire. La cronaca italiana vede al centro ancora la strage di Altavilla Milicia e poi l’incidente in un cantiere edile di Firenze.
Russia, è morto l’oppositore di Putin, Navalny
La morte di Alexei Navalny, avvenuta il 16 febbraio 2024 nella colonia penale artica numero 3 del distretto autonomo di Yamalo-Nenets, ha scosso il mondo intero. Le circostanze del decesso non sono ancora del tutto chiare. Secondo la direzione del penitenziario, Navalny avrebbe accusato un malore dopo una passeggiata e sarebbe poi deceduto. La causa ufficiale del decesso è stata una trombosi, ma molti sospettano che il regime russo abbia avuto un ruolo nella sua morte. Navalny era un noto oppositore del presidente russo Vladimir Putin e da anni denunciava la corruzione e le violazioni dei diritti umani del regime. Era stato arrestato nel gennaio 2021 al suo ritorno in Russia dopo un periodo di convalescenza in Germania, dove era stato curato per un avvelenamento da Novichok, un agente nervino altamente tossico.
Firenze, incidente in un cantiere edile. In corso le operazioni dei Vigili del fuoco
Oggi, venerdì 16 febbraio 2024, un grave incidente sul lavoro ha colpito un cantiere a Firenze, in via Mariti, nella zona di Rifredi. Il crollo di un solaio ha travolto diversi operai, causando tre morti e tre feriti. Le vittime sono due operai di 48 e 52 anni, entrambi italiani, e un operaio di 30 anni di origine albanese. I feriti sono stati trasportati in codice rosso agli ospedali fiorentini di Careggi e Torregalli. Le cause del crollo sono ancora in corso di accertamento da parte dei Vigili del Fuoco e della Polizia di Stato. La prima ipotesi è che il solaio abbia ceduto a causa del sovraccarico di materiale edile. Il cantiere era stato aperto da poco per la costruzione di un nuovo supermercato Esselunga. Al momento dell’incidente erano presenti circa una otto operai. Sono in corso le ricerche dei dispersi. “C’erano circa cinquanta persone nel cantiere. Nella strada al lato c’era un pulmino che è ancora lì ed è stato un miracolo che il crollo non si sia riverso all’esterno coinvolgendo anche i bambini. I bambini sono stati portati tutti via”, ha spiegato Giani. “A nome mio e del governo esprimo cordoglio per le vittime del crollo di una trave avvenuto in un cantiere a Firenze. Seguo con apprensione l’evolversi della situazione e ringrazio quanti stanno partecipando alle ricerche dei dispersi e alle operazioni di soccorso dei feriti. Le nostre più sentite condoglianze alle famiglie colpite da questa terribile tragedia”, ha commentato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La procura ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per crollo colposo e omicidio colposo. Il cantiere è finito sotto sequestro.
Leggi anche: MINACCIA NUCLEARE RUSSA AI SATELLITI AMERICANI. GLI USA CONFERMANO
Altavilla Milicia, arrestata anche la 17enne superstite
Nel corso della conferenza stampa, il pm ha fatto sapere che «La superstite, la figlia primogenita ha partecipato alle torture dei riti di purificazione. Ho trasmesso gli atti alla procura per i minorenni che ha competenza». Inoltre, il pm ha spiegato che “Il rito collettivo era iniziato da un mese e coinvolgeva tutta la famiglia Barreca e la coppia di Palermo, che avrebbe partecipato al massacro. Erano tutti preda di un delirio mistico”. Le vittime e gli assassini “avevano cominciato un mese fa una sorta di rito di purificazione dal demonio, poi sfociato negli omicidi”. “Giovanni Barreca e i due conviventi Fina e Carandente si sono conosciuti sui social – dice poi il pm Manfredi Lanza, che coordina le indagini -. La coppia di palermitani era in casa al momento del triplice omicidio. La villetta era frequentata solo da loro”. “I due conviventi sono stati fermati a Palermo la mattina dell’11 febbraio nella loro abitazione, dove sono arrivati il giorno prima”, spiega il comandante dei carabinieri di Bagheria Francesco Battaglia. Il procuratore Cartosio precisa poi che dietro la strage potrebbero esserci altri soggetti e scenari e chiarisce: “Cercheremo di capirlo e speriamo di avere l’appoggio delle altre sedi giudiziarie e delle altre istituzioni per comprenderlo a fondo”.