Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 23 novembre in un click. L’anniversario del terremoto in Irpinia e la cronaca
Slittano la tregua e il rilascio degli ostaggi a Gaza, ma arrivano rassicurazioni sui colloqui mai interrotti tra le parti. Filippo Turetta sarà estradato il prossimo sabato, ecco tutti i dettagli. Infine, il 40° anniversario del terremoto dell’Irpinia in cui persero la vita 2700 persone.
Gaza, slitta la tregua. Qatar: “Negoziati procedono bene, annuncio a breve”
Slittano sia la tregua tra Israele e Hamas sia il rilascio degli ostaggi, inizialmente previsti per oggi, giovedì 23 novembre. I negoziati a Doha in Qatar per l’accordo “proseguono positivamente” e nelle prossime ore ci sarà l’annuncio della tregua, ha assicurato il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari. Lo slittamento, rassicura il ministro “non dipende da una rottura dei colloqui, quanto piuttosto dalla necessità di risolvere le questioni amministrative che devono essere affrontate”. Lo stesso concetto è stato ribadito dal consigliere israeliano per la sicurezza Tzachi Hanegbi: “Il rilascio (degli ostaggi) inizierà secondo l’accordo originale tra le parti, e non prima di venerdì”.
Terremoto dell’Irpinia, oggi ricorre il 40° anniversario
Il terremoto dell’Irpinia del 23 novembre 1980 è stato uno dei più devastanti disastri naturali che abbiano colpito l’Italia. La scossa principale, di magnitudo 6.9, si è verificata alle 19:34 ora locale e ha avuto epicentro a Conza della Campania, in provincia di Avellino. Le scosse successive, che si sono susseguite per diverse ore, hanno colpito un’area di circa 10.000 chilometri quadrati, interessando le province di Avellino, Salerno, Potenza e, marginalmente, la Puglia. Il bilancio del sisma è stato drammatico: oltre 2.700 morti, 8.800 feriti e 300.000 senzatetto. Numerose città e paesi sono stati completamente rasi al suolo, tra cui Conza della Campania, Lioni, Sant’Angelo dei Lombardi, Muro Lucano, Sarno e Eboli. La ricostruzione è stata un processo lungo e difficile, che ha richiesto decenni. Nonostante gli sforzi compiuti, ancora oggi sono visibili i segni del terremoto in molte zone dell’Irpinia e della Basilicata. Il ricordo del terremoto dell’Irpinia è ancora vivo nella memoria di chi lo ha vissuto. Per molte persone, quella notte è stata una vera e propria tragedia, che ha cambiato per sempre la loro vita.
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Filippo Turetta voleva suicidarsi, ma non ha trovato il coraggio
«Ho ammazzato la mia fidanzata, ho vagato questi giorni perché cercavo di farla finita, ho pensato più volte di andarmi a schiantare contro un ostacolo e più volte mi sono buttato un coltello alla gola, ma non ho avuto il coraggio di farla finita», queste le parole che Filippo Turetta avrebbe detto in inglese alle autorità tedesche quando è stato arrestato. Nell’auto è stato rinvenuto un coltello da cucina e diverse macchie di sangue. Sarà poi la scientifica a dare maggiori dettagli. Secondo quanto si apprende dall’Adnkronos, Turetta “verrà consegnato dalla Germania alle autorità italiane sabato 25 novembre e arriverà all’aeroporto di Venezia – scortato dai carabinieri – a bordo di un aereo dell’Aeronautica militare che partirà da Roma. I dettagli del volo vengono definiti proprio in questi momenti”. Si prevede un volo militare per evitare disordini visto il caso mediatico intorno alla vicenda.
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