Giulia Cecchettin è morta, Filippo Turetta ancora in fuga in Austria. Ecco cosa è emerso dalle indagini in corso
Il corpo di Giulia Cecchettin è stato rinvenuto nel lago di Barcis nel Pordenonese. Da una prima analisi medico-legale, la ragazza è stata uccisa con diversi colpi al collo e alla testa. Le ferite rinvenute su braccia e mani di Giulia, farebbero pensare ad una difesa della giovane. La morte potrebbe essere avvenuta nella notte tra sabato e domenica scorso. Il corpo poi fatto scivolare in un dirupo nei pressi del lago.
Filippo Turetta poi si è dato alla fuga. Gli investigatori lo cercano in Austria, mentre dalle analisi del pc del giovane sono emerse ricerche su kit di sopravvivenza, ricerche su percorsi di montagna. Non è chiaro se questi percorsi fossero una parte del piano di Turetta, ma che vi fosse una premeditazione è chiaro.
La famiglia del giovane ha lanciato un appello a costituirsi: “Adesso è il momento del dolore e di stringersi attorno alla famiglia. Il lavoro degli investigatori ha portato intanto a ritrovare Giulia. Ora è anche il momento di individuare le responsabilità e le dinamiche di questa vicenda, per le quali ci affidiamo ancora alle forze dell’ordine”, ha detto, in una breve dichiarazione davanti alla villetta dei Cecchettin, l’avvocato Stefano Tigani.
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“Filippo si avvicini alle forze dell’ordine e si costituisca, assumendosi le proprie responsabilità”. Parole simili sono stata pronunciate anche dal procuratore di Venezia, Bruno Cherchi. “È un appello – ha spiegato ai giornalisti – al ragazzo affinché si costituisca e possa dare la propria versione dei fatti”. “Speravamo di non dover dare questa notizia – ha aggiunto, riferendosi al ritrovamento del corpo di Giulia – ma la ricostruzione dei fatti che potrebbe fare Turetta sarebbe molto importante, anche per lui stesso. Per questo ribadisco: non continui questa sua fuga e si costituisca”.