Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie dell’12 ottobre in un click. Il conflitto Gaza-Israele, ma anche la cronaca
La situazione in Israele si fa sempre difficile. Le bombe continuano a colpire obiettivi di Hamas, mentre le vittime civili sono senza risorse dopo il blocco di Israele a Gaza. La Polizia postale ha portato a termine una vasta operazione contro la pedopornografia. Infine, a Torino un nuovo stupro di gruppo ai danni di una giovanissima.
Israele colpisce ancora Gaza, che rifiuta i corridoi umanitari
Continuano senza sosta i bombardamenti tra Gaza e Israele. Hamas ha respinto la proposta di aprire un corridoio umanitario proposta dall’Egitto, perché – ha spiegato una fonte – “costringerebbe il popolo palestinese ad abbandonare la propria patria” e implicherebbe un nuovo esodo e la ricerca di rifugi. Intanto la Farnesina è al lavoro per liberare gli ostaggi italo-israeliani catturati da Hamas. Del terzo si è appresa la notizia dal ministro Tajani. Si tratta di Nir Forti, 30 anni, originario di Omer, ma vive da anni a Tel Aviv, dove lavora come responsabile di un’azienda che si occupa di assistenza sanitaria. Ha la doppia cittadinanza italo-israeliana.
Operazione Lucignolo, la polizia postale contro la pedopornografia
Oltre 100 poliziotti della Polizia postale sono stati coinvolti nell’operazione “Lucignolo” che, dopo una lunga attività di indagine durata mesi, ha portato all’esecuzione di 30 perquisizioni in tutta Italia, con 24 persone indagate e 3 arrestate, per reati connessi alla pedopornografia online. L’operazione, condotta dagli agenti del Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Lombardia e Piemonte, con il coordinamento del Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online della Polizia postale, è il frutto di mesi di attività sotto copertura degli investigatori che sono riusciti ad accreditarsi nelle comunità pedofile online per individuare e risalire alla reale identità degli utenti che mantenevano l’anonimato grazie all’utilizzo di accorgimenti tecnologici. Gli indagati si scambiavano in rete materiale pedopornografico foto e video utilizzando un linguaggio in codice per non attirare troppo l’attenzione, come ad esempio “ciao, cerco cucciole”, oppure “hai min?” riferendosi a minori. Le perquisizioni hanno portato al sequestro di telefonini, tablet, hard disk, computer, account email e profili social e hanno consentito di risalire agli account utilizzati dai criminali.
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Torino, 20enne violentata dal branco
Una giovane di 20 anni ha denunciato di aver subito una violenza di gruppo. Secondo quanto raccontato dalla vittima, tutto è partito da una festa in un parco della periferia di Torino. Poco dopo la festa si è spostata nell’appartamento di alcuni partecipanti, quasi tutti di nazionalità sudamericana, dove sono stati consumati alcol e stupefacenti. All’inizio la ragazza non sarebbe stata cosciente, ma poi si è ritrovata sotto le grinfie di tre ragazzi che la stavano violentando, mentre altri tre stavano a guardare. Quando la giovane è stata scortata fuori casa, ha potuto chiamare il 112. La polizia subito è giunta sul posto e con la ragazza ha immediatamente identificato e fermato i responsabili. La ragazza è stata condotta per le cure all’ospedale Sant’Anna.