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Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 4 ottobre in un click

Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 4 ottobre in un click. Il tragico incidente di Mestre e molto altro

La giornata di oggi, 4 ottobre, si è aperta con la tragica notizia di un incidente stradale a Mestre, dove è rimasto coinvolto un bus turistico. Poi è giunta la condanna dalla Russia per la giornalista No War e, infine, un delitto dai contorni poco chiari si è verificato a Rimini.

Mestre, bus turistico precipita da un cavalcavia

Sono sette le vittime identificate del tragico schianto di un bus a Mestre. Cinque sono cittadini ucraini, uno di nazionalità tedesca e l’autista, Alberto Rizzotto, di 44 anni, l’unico italiano. Il bilancio definitivo è di 21 morti, tra loro anche due minorenni non ancora identificati. I feriti, alcuni gravi, sono 15. L’incidente avvenuto ieri sera, ha visto il bus elettrico precipitare da un cavalcavia e schiantarsi al suolo. Si indaga per capire la cause dell’incidente. Le ipotesi sono diverse, tra cui un malore dell’autista o una sua distrazione. Sotto accusa anche il guard rail, che sembrerebbe trobba basso per contenere un impatto di un mezzo pesante. Tuttavia, il ministro dei trasporti Salvini esclude una simile causa, mentre il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, afferma che è «ancora presto per arrivare alle cause della dinamica, c’è un fascicolo aperto dalla magistratura, ogni istituzione si sta impegnando a condurre le proprie indagini». 

Giornalista russa No War condannata a 8 anni

Marina Ovsyannikova, la giornalista russa che ebbe il coraggio di denunciare il governo russo e l’azione di guerra contro l’Ucraina, è stata condannata a 8 anni e sei mesi di reclusione. Oggi, la Ovsyannikova, 45 anni, vive con la figlia in Francia, a un anno dalla fuga dagli arresti domiciliari. Attualmente, è stata inserita da Mosca nella lista dei ricercati internazionali. La Corte ha stabilito che la giornalista dovrà scontare la sua pena in una “colonia correzionale” per “diffusione di notizie false” e le ha proibito per quattro anni di “partecipare ad attività legate alla gestione di pagine web di organi di informazione e telecomunicazione”. 

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Rimini, donna anziana trovata morta in una pozza di sangue

Il cadavere di una donna di 78 anni è stato rinvenuto sulla rampa di accesso del condominio in cui abitava in una zona residenziale di Rimini. Dai primi accertamenti la donna risulterebbe vittima di un omicidio, ma per ora non ci sarebbe nessun sospettato. Tuttavia, potrebbe esserci un collegamento con l’aggressione subita dal figlio lo scorso 7 maggio. La madre andava spesso a trovare il figlio, ricoverato alla clinica Sol et Salus. L’uomo, Giuliano Saponi, era stato soccorso in una zona vicina a quella in cui abitava la madre, quasi in fin di vita e salvato grazie all’intervento dei passanti. In un primo momento si era creduto ad un pirata della strada ma Saponi sul volto presentava segni compatibili con un’aggressione.

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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