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Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 4 settembre in un click

Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 4 settembre in un click. I fatti di Brandizzo e Napoli, ma anche Papa Francesco

Papa Francesco termina la visita in Mongolia, la prima volta di un pontefice nel paese orientale, fondamentale per le relazioni anche con la Cina. La cronaca di oggi con la tragedia di Brandizzo e le nuove ipotesi sulla dinamica dell’incidente. A Napoli, invece, si parla ancora dell’omicidio del giovane musicista Giogiò e della telefonata che Giorgia Meloni ha fatto alla madre.

Papa Francesco termina la visita in Mongolia

Papa Francesco rientra in Vaticano dopo la visita in Mongolia, la prima di un Pontefice nel paese asiatico. Prima di prendere il volo, il Papa ha visitato e inaugurato una struttura caritativa di Ulaanbaatar, la “Casa della Misericordia”. Nell’occasione ha dichiarato: “Il vero progresso delle nazioni non si misura sulla ricchezza economica e tanto meno su quanto investono nell’illusoria potenza degli armamenti, ma sulla capacità di provvedere alla salute, all’educazione e alla crescita integrale della gente”. L’occasione è servita a Francesco anche per parlare del benessere del progresso: “è poi un fatto che, anche nelle società altamente tecnologizzate e con un alto standard di vita, il sistema della previdenza sociale da solo non basta a erogare tutti i servizi ai cittadini, se in aggiunta non ci sono schiere di volontari e volontarie che impegnano tempo, capacità e risorse per amore dell’altro”. Per il Papa, “il vero progresso delle nazioni, infatti, non si misura sulla ricchezza economica e tanto meno su quanto investono nell’illusoria potenza degli armamenti, ma sulla capacità di provvedere alla salute, all’educazione e alla crescita integrale della gente”.

Brandizzo, proseguono le indagini per accertare le responsabilità

Ha preso il via alle 10:30 a Vercelli, dalla piazza della stazione, il corteo organizzato da Cgil, Cisl e Uil in memoria dei 5 operai morti nella tragedia di Brandizzo. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha detto “Nel 2022 sono 1.090 i morti sul lavoro. Noi è da tempo che stiamo dicendo che questo non è accettabile. Siamo di fronte ad un modello economico e a un sistema che va cambiato radicalmente”. “Finché la sicurezza sarà considerata un costo e non un investimento – ha concluso – è chiaro che queste situazioni non si cambiano. Credo sia venuto il momento non delle pacche sulle spalle e dei falsi cordogli di ipocrisia, ma è venuto il momento di cambiare radicalmente questo sistema”. Nel frattempo, è in corso nella procura di Ivrea l’acquisizione di testimonianze nell’inchiesta sull’incidente ferroviario, in cui sono morti i 5 operai. Il legale Alessandro Raucci è stato nominato avvocato d’ufficio di Antonio Massa, uno dei due indagati. L’avvocato ha dichiarato alla stampa di non avere ancora parlato con il suo assistito: “La situazione è complicata, c’è la presunzione di innocenza, il processo andrà fatto e poi si vedrà”. Le indagini in corso sono volte anche a chiarire anche un aspetto relativamente al circuito di sicurezza: “E in questo caso il corto circuito di sicurezza non è partito”.

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Napoli, omicidio di Giogiò. La Meloni chiama la madre

Giovanbattista Cutolo è stato ucciso nel centro di Napoli per una lite su un parcheggio di un motorino lo scorso 30 agosto. Da allora, la madre della vittima ha chiesto leggi giuste per evitare questi episodi e ha chiesto di poter parlare con la Meloni e Mattarella. Proprio la Meloni ha telefonato, lo scorso sabato, alla donna e a dirlo è stata la stessa donna al Corriere della Sera e al Mattino: «Mi ha chiamato dal suo numero privato. Ho risposto, ci ho messo un po’ a capire che era davvero lei. È stata una conversazione tra due madri, sincera ed accorata, mi è sembrato di conoscerla da sempre. Le ho chiesto se potevo chiamarla Giorgia, mi ha risposto “certo che devi chiamarmi Giorgia“». Poi aggiunge Daniela Di Maggio: la Meloni «Mi ha fatto una domanda: “cosa posso fare per te?”. Non ho avuto neanche un attimo di esitazione, voglio incontrati, ho risposto, devi aiutarmi a fare in modo che altre madri non vivano più drammi come questo. La criminalità non può averla vinta, dobbiamo proteggere i nostri ragazzi, la parte sana del Paese, il futuro che vorremmo».

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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