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Putin: “Faremo ricorso, esclusi dalla manifestazioni sportive per ragioni politiche”

La decisione è stata presa dall’Agenzia Mondiale dell’Anti Doping

La notizia ha fatto il giro del mondo. La WADA (l’agenzia mondiale dell’Anti Doping) ha vietato alla Russia la partecipazione ai principali eventi sportivi per i prossimi quattro anni. L’accusa, che arriva direttamente da Losanna, è quella di aver falsificato i dati di laboratorio consegnati agli investigatori lo scorso gennaio in modo da occultare numerosi casi di doping.

Non è nemmeno la prima volta che il paese viene sanzionato in ambito di doping: dal 2011 al 2015 la Nazione era già stata punita a seguito dello scandalo del doping di Stato che aveva costretto gli atleti “puliti” a gareggiare sotto la bandiera del CIO (comitato olimpico internazionale).

Il provvedimento verrà applicato dalle prossime Olimpiadi di Tokyo, passando per quelle invernali del 2022 fino ai Mondiali di calcio del Qatar.

Il presidente Russo, Vladimir Putin, durante un vertice politico a Parigi ha parlato proprio dell’esclusione dalle competizioni sportive.

Il numero 1 non ha niente da recriminare al Comitato Olimpico russo per una decisione che nasce, secondo lui, da una motivazione politica.

Una sanzione collettiva  è assurda. Ci sono forse responsabilità personali, ma punire una nazione è una decisione che va al di là delle prerogative sportive.

Non a caso è stato così annunciato il ricorso contro la decisione della WADA.

admindaily

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