Home » Palermo, fermata una persona per la morte del 20enne Francesco Bacchi

Palermo, fermata una persona per la morte del 20enne Francesco Bacchi

Palermo, fermata una persona per la morte del 20enne Francesco Bacchi. Si tratta di un coetaneo che avrebbe ammesso l’omicidio

Francesco Bacchi, 20 anni, figlio di Benedetto “Nini” Bacchi, il re delle scommesse online e finito nell’inchiesta antimafia Game Over, è morto per le profonde lesioni ricevute in una rissa fuori una discoteca.

Alla rissa, di cui non si conoscono ancora i motivi scatenanti, avrebbero partecipato sette persone, ma i colpi mortali alla vittima sarebbero stati inferti da un solo giovane. I carabinieri stanno sentendo i testimoni per individuare i responsabili della rissa.

Bacchi è stato colpito con un violento pugno in faccia e poi, una volta caduto, con diversi calci alla testa. Un giovane, anch’egli 20enne, è stato fermato dai carabinieri. Avrebbe confessato le proprie azioni, ma aggiungendo che non era nelle sue intenzioni uccidere.

“Smentiamo quello che stiamo leggendo in queste ore. Che la rissa sia partita da dentro il locale. Noi abbiamo chiuso alle 3 meno 5 e quanto si è verificato è avvenuto fuori dalla discoteca. Possiamo solo dire che abbiamo prestato soccorso immediatamente e abbiamo 80 testimoni pronti a dimostrarlo. Siamo sconvolti e in queste ore non pensiamo alla nostra attività ma a quello che è successo al giovane ragazzo. Fuori dalla discoteca abbiamo, per ogni serata, un’ambulanza”, hanno dichiarato i gestori della Medusa, la discoteca di Balestrate, paese del Palermitano dove il ventenne Francesco Bacchi è stato ucciso.

Leggi anche: PISTOIA, CROLLA UN SOLAIO AD UNA FESTA: 35 I FERITI

“Era stata una serata tranquilla, intorno alle 3 di notte c’era poco lavoro e quindi l’ambulanza, pagata da noi, è andata via. La discoteca ha aperto da pochissimo – hanno detto – era la nostra quinta serata. Non ci aspettavamo nulla di simile e siamo fortemente colpiti. La questura ci chiede dieci addetti, ieri tra uomini della sicurezza e dell’antincendio c’erano 21 persone. C’è stato un controllo del personale Siae, al quale i carabinieri possono chiedere qual era il clima dentro il locale”.

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto