Gino Cecchettin intervistato da Fabio Fazio a Che tempo che fa: “Sono riuscito ad azzerare l’odio e la rabbia”
«Ho iniziato a piangere per Giulia già domenica (il giorno successivo alla scomparsa, ndr ) perché un padre certe cose le sente. Ti viene quasi normale provare rabbia e odio, ma io ho detto: “voglio essere come Giulia”. Ho concentrato tutto il mio cuore e la mia forza su di lei, sono riuscito ad azzerare odio e rabbia. Io voglio amare e non odiare. L’odio ti porta via energia».
Cecchettin ha spiegato di essere andato in trasmissione “perché mi trovo, mio malgrado, a combattere una battaglia. Una battaglia di cui non ero a conoscenza prima, perché io stesso quando leggevo di femminicidi ero dispiaciuto per la vittima, per i familiari, ma poi giravo pagina come penso facciano la maggior parte delle persone”. Ma “avendo vissuto un anno fa un altro lutto molto importante, sono mutato come uomo e tutti gli eventi che mi sono capitati durante quest’anno mi hanno portato a vedere il mondo sotto un altro punto di vista. Io devo ringraziare mia moglie Monica per avermi fatto conoscere l’essenza dell’amore e da lì ho imparato a essere un uomo diverso”.
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“Adesso – ha aggiunto – mi trovo senza una moglie, senza una figlia, e con la possibilità di gridare all’Italia, in questo caso, ma il messaggio sta arrivando anche Oltralpe, che dobbiamo cambiare qualcosa. Mia figlia Elena ha dato un messaggio ben chiaro, ha centrato veramente il punto e quando l’ho sentita parlare di patriarcato mi ha un po’ interdetto perché conoscevo la parola ma non conoscevo il significato nella società moderna. E io supporterò Elena in tutte le sue battaglie, perché è una battaglia che dobbiamo far tutti”.