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Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 22 novembre in un click

Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 22 novembre in un click. L’estradizione di Turetta e le novità dall’Estero

Sono ancora intrappolati nel tunnel i 50 minatori che in India aspettano da 10 giorni di essere liberati. Turetta sarà estradato, da lui le prime ammissioni sul delitto. Infine, le iniziative del governo contro la violenza sulle donne.

India, ancora intrappolati nel tunnel i 50 minatori

Sono intrappolati dallo scorso 12 novembre i 50 minatori che in India stavano lavorando ad un traforo. “Vi tireremo fuori sani e salvi, non preoccupatevi”, si sentono dire le squadre di soccorso. “Tutti gli operai sono assolutamente al sicuro”, ha fatto sapere con una nota il premier dello Stato, Pushkar Singh Dhami. “Stiamo cercando con tutte le nostre forze di garantire che escano presto sani e salvi presto”.  Oggi, i soccorritori hanno calato una telecamera attraverso un foro e si sono sincerati delle loro condizioni di salute. Inoltre, hanno ricevuto anche un pasto caldo. Nei giorni precedenti avevano ricevuto solo acqua e snack proteici.

Filippo Turetta sarà estradato, arriva il via libera dalla Germania

Il giudice tedesco ha dato il via libera per l’estradizione di Filippo Turetta, ritenuto l’assassino dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. “La consegna del cittadino italiano è stata autorizzata oggi dalla Procura Generale di Naumburg, per cui il suo trasferimento alla custodia delle autorità italiane avverrà entro alcuni giorni”, ha comunicato all’Ansa la procuratrice e capo Tatjana Letz. “Il tribunale tedesco ha disposto l’estradizione di Filippo Turetta. Ringrazio la giustizia tedesca per i tempi rapidi con i quali ha operato, la nostra Ambasciata e le forze dell’ordine che stanno lavorando ininterrottamente per questo obiettivo”, ha scritto su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Lui avrebbe ammesso alla polizia: “Ho ucciso la mia fidanzata”.

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Iniziative contro la violenza sulle donne. Roccella: “il patriarcato esiste”

i ministri della Famiglia, Eugenia Roccella, dell’Istruzione e Merito, Giuseppe Valditara e della Cultura Gennaro Sangiuliano, hanno presentato in conferenza un protocollo per la prevenzione della violenza sulle donne. In particolare, Rocella ha detto: “Tutte noi sappiamo che il patriarcato esiste, eccome se esiste. Ci rivolgiamo alle studentesse, che devono sapere riconoscere i segnali della violenza, ma dobbiamo coinvolgere gli uomini, che sono i protagonisti del cambiamento. Alle donne dobbiamo dare gli strumenti per tutelarsi contro la violenza, ma gli uomini devono essere protagonisti nel modificare la cultura patriarcale. Tutto nasce dall’incapacità degli uomini di riconoscere e rispettare la nuova libertà delle donne. Questo riguarda le norme contro la violenza, gli uomini devono sapere a cosa vanno incontro con i loro comportamenti”. Necessaria un’azione di sensibilizzazione. Per questo motivo, continua Roccella: “Abbiamo pensato di stimolare i ragazzi a produrre video e cortometraggi contro la violenza sulle donne, i migliori saranno portati, d’accordo con il ministro Sangiuliano, al Festival del Cinema di Venezia”.

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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