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Rotterdam: sparatoria in un ospedale universitario, tre i morti

Rotterdam: sparatoria in un ospedale universitario, tre i morti. Arrestato uno studente

Sono tre le vittime della sparatoria che nel pomeriggio di ieri, 28 settembre, è stata registrata a Rotterdam all’interno di un ospedale universitario. Poco dopo, un’altra sparatoria è avvenuta in una abitazione poco lontana. Nella prima sparatoria sono morte una 39enne e la figlia di 14 anni. Le due vittime erano vicine di casa del killer, che era in divisa militare e armato di pistola.

La seconda sparatoria è avvenuta presso il centro medico dell’ateneo frequentato dal killer. Qui il 32enne ha sparato e ucciso la terza vittima, un docente di 46 anni. Il killer è uno studente dell’Ateneo, che poco dopo è stato arrestato: si chiama Fouad L., ed è “un neonazista con precedenti penali e problemi di natura mentale”.

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Prima delle sparatorie, lo studente ha appiccato il fuoco in una casa in Heiman Dullaertplein, nel distretto di Delfshaven. Poi si è diretto nel campus dell’Erasmus Medical Centre, per la sparatoria, subito dopo ha appiccato il fuoco anche nella struttura universitaria. Ho sentito degli spari e delle urla, era il panico ovunque. Siamo scappati verso l’uscita lasciando tutti gli effetti personali”, ha raccontato Beniamino Vincenzoni, medico 24enne italiano residente in Olanda.

Il killer era già noto alle autorità per una precedente condanna per crudeltà sugli animali. Da chiarire il movente del gesto.

Foto di djedj da Pixabay

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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