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Stupro di Palermo, trasferito in carcere il minore che era in comunità

Stupro di Palermo, trasferito in carcere il minore che era in comunità. Nuovi elementi emersi dalle indagini

In seguito alle indagini sul caso di stupro di Palermo, il gip ha disposto il trasferimento in carcere dell’unico ragazzo minorenne. Le motivazioni sono legate alle frasi pubblicate dal giovane sui social: “Chi si mette contro di me si mette contro la morte” e “Le cose belle si fanno con gli amici”. E poi: “Sto ricevendo tanti messaggi in privato da ragazze, ma come faccio a uscire con voi, siete troppe”. E ancora: “Ah volevo ringraziare a chi di continuo dice il mio nome, mi state facendo solo pubblicità e hype“… “arriviamo a 1.000 follower così potrò fare la live e  spiegarvi com’è andata realmente”. Poi aggiunge: “Mi piace trasgredire” e come musica di sottofondo si sente la canzone “Nun se toccano e femmine”. Per finire, l’ultima immagine raffigura gli attori del film “Quei bravi ragazzi”.

Queste esternazioni restituiscono un quadro differente sulla posizione del giovane. “Tali nuovi e sopraggiunti elementi investigativi – si legge nel provvedimento del gip Antonina Pardo – tratteggiano la personalità di un giovane che lungi dall’aver avviato un percorso di consapevolezza del gravissimo reato commesso (avvalendosi della forza del gruppo ai danni di una giovane donna resa inerme a causa dell’intossicazione da alcol procurata dagli stessi partecipanti alla violenza) avendo ottenuto condizioni di maggiore libertà con l’inserimento in comunità ha continuato a utilizzare il telefono cellulare o altro dispositivo informatico per vantarsi delle sue gesta e per manifestare adesione ai modelli comportamentali criminali”.

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Per questo motivo, è stato disposto per lui il trasferimento nel carcere di Palermo. Intanto, per gli altri indagati arriva il trasferimento in altre carceri per le minacce ricevute dagli altri detenuti: “Prendiamo atto della necessità di trasferire gli autori dello stupro ed esprimiamo sostegno al personale di polizia penitenziaria che li dovrà custodire – dice Gioacchino Veneziano, segretario generale della Uilpa Polizia penitenziaria della Sicilia -. E’ ovvio che, in condizioni di pesante carenza di organico, i livelli di sicurezza si abbassino, quindi per salvaguardare l’incolumità dei soggetti ha fatto bene il comando di Pagliarelli a richiederne il trasferimento”.

Fonte immagine: https://www.facebook.com/corpopoliziapenitenziaria/photos/pb.100064722127383.-2207520000/3975528762505964/?type=3

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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